domenica 22 settembre 2013

A Siena il 24 settembre dal Giudice di Pace

ACQUA BENE COMUNE – «Come Mosé separeremo le acque dal profitto»
A Siena un ricorso decisivo per l’applicazione del referendum del giugno 2011
A Siena il 24 settembre il Giudice di Pace dovrà decidere sul ricorso che 5 cittadini, sostenuti dal Comitato senese acqua bene comune, hanno presentato all’Acquedotto del Fiora Spa per chiedere la restituzione della remunerazione del capitale, il profitto che è stato eliminato con i referendum del 12 e 13 giugno 2011.
 Il Tar Toscana nel marzo 2013 (sentenza n. 436/2013) ha dato ragione al Forum toscano dei Movimenti per l’acqua dichiarando illegittime le tariffe successive al referendum. 
Anche a Chiavari, in Liguria, poche settimane fa il Giudice di Pace ha disposto la restituzione del 22% della bolletta di un membro del comitato pari alla quota di profitto che i cittadini pagano sulle bollette dell’acqua. La sentenza, oltre a ribadire il valore legislativo dell’istituto referendario riconosce anche che l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, che ha prodotto la nuova “tariffa-truffa” reintroducendo il profitto sotto nuovo nome “oneri finanziari”, ha un limitato potere amministrativo, comunque subordinato all’esito referendario.
Per l’occasione siete tutti invitati ad esser presenti alle ore 9.30 davanti alla sede del Giudice di Pace di Siena, Strada Massetana Romana 56, a sostegno dei 5 cittadini ricorrenti e della dignità del voto. Perché si scrive acqua ma si legge democrazia.

Comitato senese acqua bene comune

Nessun commento:

Posta un commento